- Buona Santa Pasqua -

-Poesie-


Padre mio, mi sono affezionato alla terra
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Mario Luzi



Padre mio, mi sono affezionato alla terra
quanto non avrei creduto.
È bella e terribile la terra.
Io ci sono nato quasi di nascosto,
ci sono cresciuto e fatto adulto
in un suo angolo quieto
tra gente povera, amabile e esecrabile.
Mi sono affezionato alle sue strade,
mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti,
le vigne, perfino i deserti.
È solo una stazione per il figlio Tuo la terra
ma ora mi addolora lasciarla
e perfino questi uomini e le loro occupazioni,
le loro case e i loro ricoveri
mi dà pena doverli abbandonare.
Il cuore umano è pieno di contraddizioni
ma neppure un istante mi sono allontanato da te.
Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi
o avessi dimenticato di essere stato.
La vita sulla terra è dolorosa,
ma è anche gioiosa: mi sovvengono
i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.
Mancano oggi qui su questo poggio che chiamano Calvario.
Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.
Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco?
Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito?
La nostalgia di te è stata continua e forte,
tra non molto saremo ricongiunti nella sede eterna.
Padre, non giudicarlo
questo mio parlarti umano quasi delirante,
accoglilo come un desiderio d’amore,
non guardare alla sua insensatezza.
Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà
eppure talvolta l’ho discussa.
Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.
Quando saremo in cielo ricongiunti
sarà stata una prova grande
ed essa non si perde nella memoria dell’eternità.
Ma da questo stato umano d’abiezione
vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza.
Mi afferrano, mi alzano alla croce piantata sulla collina,
ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.
Qui termina veramente il cammino.
Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.
Ma tu sai questo mistero. Tu solo.










Sabato Santo
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Maurizio Soldini



Oggi il silenzio è sospeso nell'attesa

non tira neanche il vento e chiosano
le nuvole col pianto il suo grigiore.

Domani si aprirà uno spiraglio di luce
si scioglieranno le campane a festa
ché la speranza no non può morire.

Sabato Santo è come una preghiera
covata dentro un'anima abbattuta
che il giorno dopo sboccia di sorrisi.

Quale che sia o non sia il tuo Dio domani
ti chiamerà nel suono di campana
ti inoltrerà su strade della gioia.

Sembra che tutto è fermo e tace
nel sabato che non ha più parole
ma poi domani rivedremo il sole.








E pure il tuo figlio 
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David Maria Turoldo

E pure il tuo figlio
il divino tuo figlio, il figlio
che ti incarna, l'amato
unico figlio uguale
a nessuno, anche lui
ha gridato,
alto sul mondo:
"Perché...!"
Era l'urlo degli oceani
l'urlo dell'animale ferito
l'urlo del ventre squarciato
della partoriente
urlo della stessa morte:" Perché"".
E tu non puoi rispondere
non puoi...
Condizionata onnipotenza sei!
Pretendere altro è vano.



Il Venerdì Santo
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David Maria Turoldo



No, credere a Pasqua non e’
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
e’ al Venerdi’ Santo
quando Tu non c’eri
lassu’.
Quando non una eco
risponde
al suo grido
e a stento il Nulla
da’ forma
alla Tua assenza.







Sabato santo
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Francesco Gaeta (1879 – 1927)


Ritornavo: morìa sabato santo.
M'ero stancato i suoi piedi a baciare;
su quei piccoli piedi avevo pianto
le insensate mie lacrime più rare.

Movevan negri nuvoli lor manto
lacero sul baglior crepuscolare
di primavera; l'aer tutto quanto
echeggiava di reduci fanfare.

E il brulicar pasquale, e un repentino
odor di terra smossa con la brezza,
tra case alte accigliate, da un giardino,

pareami, tra il bruciar delle mie cave
mani, una mia seconda fanciullezza
accompagnare d'un sorriso grave.









E' Pasqua
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Antonio Merico (Vangelo e vita)  


È il giorno della vita che più non muore, 
della gioia che non ha mai fine.
È Pasqua!
È il tempo del credente che esce allo scoperto, 
che testimonia la sua speranza, 
che si fortifica nelle difficoltà, 
che annuncia la vita nuova in Cristo risorto. 
È Pasqua!
Nella Chiesa, per la Chiesa, con la Chiesa 
che annuncia speranza là dove regna la disperazione, 
che annuncia una forza là dove si subisce la violenza, 
che annuncia il riscatto là dove vige la schiavitù. 
È Pasqua!
Cristo è veramente risorto, per sempre, per tutti! 
La sua risurrezione è speranza, certezza. 
Diventiamo noi stessi testimoni per gli altri. 
Curiamo le ferite dei nostri fratelli. 
È Pasqua!









Ero con te, Padre
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Alda Merini


Ero con te, Padre,
al momento della creazione.
Non potevo non conoscere gli elementi e dominarli.
Cosa vuoi che sia
sollevare la pietra di un sepolcro
in confronto alla tua volontà di Creatore.
Tu mi hai insegnato come è composto il mondo
e mi hai reso figlio,
ma ero partecipe
della creazione.
I seguaci che mi hanno seguito
hanno creduto in Te e in me,
Tuo figlio.
Saranno felici di vedermi risorgere,
ma io piangerò
per quelli che sono ancora incatenati
nell’inferno
e le mie mani
faranno tacere i loro stridori.
Povere anime,
che migrano verso il nulla.
Lo spavento,
Dio,
di queste profondità cieche,
di questa gente che non ha avuto
lo splendore delle tue redini.
Perché tu non sai,
Padre,
cosa vuol dire
sedere alla Tua destra
in veste di re.
Un re mite ma non codardo
che fa da intermediario
tra la tua collera divina
e la lussuria e la miscredenza dell’uomo.
Io,
che sono giusto,
amo l’uomo
e ti chiedo perdono
attraverso questa lenta agonia
che dura da secoli
per il mondo.
Ecco, Signore, io ti rendo il mio spirito
in forma di bianca colomba
che volerà verso il cielo.
E non altrimenti
Tu hai costruito la pace
se non con gli inguini di un uccello
che porta l’ulivo alle tue labbra.

Padre,
io risorgerò,
e siederò alla Tua destra.








Venerdì Santo
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Fausto Maria Martini


Nulla, credi, è più dolce per i nostri
occhi di questo giorno senza sole,
con i monti velati di viole
perché la primavera non si mostri:::
Venerdì Santo! E ieri sera tu
ti rimendavi quest'abito, tutto
grigio, un abito come a mezzo lutto
per la morte del povero Gesù...
Traevi dalla tua cassa di noce
qualche grigio merletto secolare:
così vestita, accoglierà l'altare
la buona amante con le mani in croce...
Prega per me, prega per te, pel nostro amore,
per nostra cristiana tenerezza,
per la casa malata di tristezza,
e per il grigio Venerdì che muore:
Venerdì Santo, entrato in agonia,
non ha la sua campana che lo pianga...
come un mendico, cui nulla rimanga,
rassegnato si muore sulla via...
Prega, e ricorda nella tua preghiera
tutte le cose che ci lasceranno:
anche il ramo d'olivo che l'altr'anno
ci donò, per la Pasqua, Primavera.
Quante volte l'olivo benedetto
vide noi moribondi nel piacere,
e vide le nostre due anime, in nere
vesti, per noi pregare a capo al letto!
E pregavamo, come se morisse
qualcuno: un poco, sempre, morivamo:
Ma sempre sull'aurora nuova, il ramo
d'olivo i liei amanti benedisse!
Ora col nuovo tu lo cambierai:
anche devi pregare per gli specchi
velati, per i libri, per i vecchi
abiti che tu più non vestirai...
E' sera: un riso labile si perde
sulle tue labbra, mentre t'inginocchi:
io guardo, dietro la veletta, gli occhi...
due perle nere in una rete verde.









La Domenica dell'Olivo
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Giovanni Pascoli

Hanno compiuto in questo, dì gli uccelli
il nido (oggi e la festa dell olivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo su l'alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d'un rivo,
nell'ombra mossa d'un tremolio d'oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d'ape, un vol di maggiolino.









Dov'è Pasqua
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M. Scavuzzo

Pasqua è nel cielo immenso e chiaro
Pasqua è nei fiore appena sbocciato.
Pasqua e nel ruscello dove beve
l'agnello appena nato.
Pasqua è nel cielo che saluta
la Resurrezione del Signore


       
                       



Pasqua
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Ada Negri

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l'april l'amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.



  






La pace si costruisce
__________________
Giovanni Paolo II


"Aprite gli occhi a visioni di pace!
Parlate un linguaggio di pace!

Fate gesti di pace!
Perché lo pratica della pace
porta alla pace.

La pace si rivela e si offre
a coloro che realizzano,
giorno dopo giorno,
tutte quelle forme di pace
di cui sono capaci.










Pasqua
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Guido Gozzano


A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s'affaccia
ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.

Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l'antica pia favola dell'ovo.







Il legno della croce
__________________
Tonino Bello

Il legno della Croce,
quel "legno del fallimento",
è divenuto il parametro vero
di ogni vittoria.
Gesù ha operato più salvezza
con le mani inchiodate sulla Croce,
che con le mani stese sui malati.
Donaci, Signore,
di non sentirci costretti
nell'aiutarTi a portare la Croce,
di aiutarci a vedere
anche nelle nostre croci
e nella stessa Croce
un mezzo per ricambiare
il Tuo Amore,
aiutaci a capire
che la nostra storia crocifissa
è già impregnata di resurrezione.
Se ci sentiamo sfiniti, Signore,
è perché, purtroppo,
molti passi li abbiamo consumati
sui viottoli nostri e non sui Tuoi,
ma proprio i nostri fallimenti
possono essere la salvezza
della nostra vita.
La Pasqua è la festa
degli ex delusi della vita,
nei cui cuori all'improvviso
dilaga la speranza.
Cambiare è possibile,
per tutti e sempre!








Pasqua 2004
__________________
Luciano Somma

Ogni anno
Nasci e muori
Poi risorgi
Cristo
Dio padre e figlio
Mio fratello
Sei qui tra noi
Presenza di speranza
In mezzo a quest’incendio
D’odio infame
Di guerre fatte
E irrimediabilmente perse.
Ma come un fiore
Che rinasce sempre
Anche là tra le croci
In mezzo ai sassi
Tra i rovi d’una vita
Esasperata
Sento il nuovo profumo
D’un amore
E sul cammino
Verso un’altra meta
Sembra più tollerabile
Il calvario.

                                     




Pasqua
________________
Hardy Tentle


E’ risorto Gesù!
Lo puoi trovare ora
In ogni uomo:
in chi soffre e lotta
per la libertà,
in chi soffre a lotta
per difendere la pace
nell’amico
che ti stringe la mano,
in chi cerca
l’amore degli uomini.







Mattino di Pasqua
_______________________
David Maria Turoldo


Io vorrei donare una cosa
al Signore,
ma non so che cosa.

Andrò in giro per le strade
e mi fermerò soprattutto
coi bambini
a giocare in periferia,

e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri

e saluterò chiunque incontrerò
per via.

E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre.

Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi

e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta
sempre solo
da mezzanotte all'alba.

E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli

e dirò a ogni casa: - Pace!






Risurrezione
_______________
Ronald Stuart Thomas

Ci sono stati momenti
in cui dopo ore passate in ginocchio
in una chiesa fredda, una pietra è rotolata via
dalla mia mente, e ho guardato
dentro e ho visto le vecchie domande giacere
piegate e messe in un angolo
a parte, come il mucchio
di panni funebri di un corpo d’amore risorto.







Le Palme
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Alda Merini da "Il carnevale della croce


Gesù,
forse è per paura delle tue immonde spine
ch'io non ti credo,
per quel dorso chino sotto la croce
ch'io non voglio imitarti.
Forse, come fece San Pietro,
io ti rinnego per paura del pianto.
Però io ti percorro ad ogni ora
e sono lì in un angolo di strada
e aspetto che tu passi.
E ho un fazzoletto, amore,
che nessuno ha mai toccato,
per tergerti la faccia.


     




Perchè
______________________
Liliana Batà


Ecco, ora tutto è compiuto:

le tue grida salgono alte
nel cielo buio di nubi nere
nel cielo buio di nubi nere
dove saettano fulminei
i lampi collerici del Padre,
mentre al tuo seno materno
stringi forte le membra piagate
e vilipese di quel Figlio tuo
nunziato  dall’angelo di Dio
in un giorno di tanto tempo fa.
E sono fuggiti tutti quelli
(oh miseria umana!oh viltà!)
che lo seguivano,l’amavano.
Or sei sola fra donne pietose
e avvolte in vesti luttuose
che t’asciugano mute, il pianto.
Un pensiero colpisce la mente,
che non dici,eppur ti tormenta,
il respiro sorpreso si ferma
e una ruga solca la fronte;
la domanda sale fremente,
dal cuore ferito e dolente:
perché l’angelo messaggero
nomandoti fra tutte beata
tacque sul tuo destino nero
di madre dal dolore straziata?







 T’amo come…
___________________
Liliana Batà


        T’amo come t’amarono

        Marta e Maria
        quando smisero il lavoro
        perché rapite dalle tue parole
        che già grondavano
        amore e sangue
        dalle tue mani bianche
        offerte ai chiodi ed alla croce.

T’amo come t’amò

quella donna
che col suo pianto
ti lavò i piedi
e coi lunghi capelli
te li asciugò, baciandoli.
       
        T’amo come t’amò subito
        la Samaritana al pozzo
        che offrì alla tua sete,
        la sua acqua fresca
        a cui donasti in cambio
        la fonte della vita eterna
        che non conosce arsura.

T’amo d’un amore stupefatto

come quello della donna
a cui nessuno scagliò
la prima pietra.
Ed in quella donna Tu,
Amore puro,
tutte le donne amasti.

                                 






L’ulivo Benedetto
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G. Pascoli

Oh, i bei rami d’ulivo! chi ne vuole?
Son benedetti, li ha baciati il sole.
In queste foglioline tenerelle
vi sono scritte tante cose belle.
Sull’uscio, alla finestra, accanto al letto
metteteci l’ulivo benedetto!
Come la luce e le stelle serene:
un po’ di pace ci fa tanto bene.



   




Io voglio sapere
___________________________
Davide Maria Turoldo

Io voglio sapere
se Cristo è mai stato creduto,
se l’evento è reale e presente,
se è venuto, e viene e verrà;
o sia appena un’invenzione
per un irreale giorno del Signore
di contro al cupo giorno dell’uomo.

Io voglio sapere
se veramente qualcuno crede
e come è possibile credere:
se almeno i fanciulli
– avanti ogni cultura –
vedono ancora la faccia del Padre.

Io voglio sapere
se l’uomo è una fiera
ancora alle soglie della foresta:
se la ragione è una rovina
se i fatti hanno una ragione
se la ragione è ancora utile.

Io voglio sapere
se ci sono ancora gli assoluti
o se io sono sacerdote
di colpevoli illusioni,
se è vero che saremo
finalmente liberi se saremo
ancora liberi se saremo mai liberi.

Io voglio sapere
se cantare è ancora possibile
se da ricchi canteremo ancora
se dipingere è ancora possibile
se la bellezza esisterà sempre,
se possibile sarà ancora contemplare.

Io voglio sapere
se la vita è solo meretricio
se il vostro vivere è appena una difesa
contro la vita degli altri:
se qualcuno, almeno qualcuno
crede che tutti gli uomini
sono una sola umanità.

Io voglio sapere
se l’uomo cresce
se c’è un altro avvenire
se la scienza non sia la morte
e la sua macchina non sia la nostra
bara di acciaio.

Io voglio sapere
se esiste una forza liberatrice:
se almeno la chiesa non sia
la tomba di Dio,
l’ultima sconfitta dell’uomo.

Io voglio sapere
se la pace è possibile
se giustizia è possibile
se l’idea è più forte della forza:
quest’uomo bianco,
il più feroce animale
sempre all’assalto
contro ogni altro uomo
o maledetta Europa.

Io voglio sapere
se Cristo ha ancora un senso
chi ha fede ancora in un futuro.

Io voglio sapere
se Cristo è veramente risorto
se la chiesa ha mai creduto
che sia veramente risorto.
Perché allora è una potenza,
schiava come ogni potenza?

Perché non batter le strade
come una follia di sole,
a dire: Cristo è risorto, è risorto?
Perché non si libera dalla ragione
non rinuncia alle ricchezze
per questa sola ricchezza di gioia?

Perché non dà fuoco alle cattedrali,
non abbraccia ogni uomo sulla strada
chiunque egli sia,
per dirgli solo: è risorto!
E piangere insieme,
piangere di gioia?
Perché non fa solo questo
dire che tutto il resto è vano?
Ma dirlo con la vita con mani candide
occhi di fanciulli.
Come l’angelo dal sepolcro vuoto
con la veste bianca di neve nel sole,
a dire: «Non cercate tra i morti
colui che vive!».

Mia chiesa amata e infedele,
mia amarezza di ogni domenica,
chiesa che vorrei impazzita di gioia
perché è veramente risorto.
E noi grondare luce
perché vive di noi:
noi questa sola umanità bianca
a ogni festa
in questo mondo del nulla e della morte.
Amen.


   



Campane di Pasqua
___________________________
C. Gasparini
 

Campane di Pasqua festose
che a gloria quest'oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
"Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!"
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch'è bella, ch'è buona la vita,
se schiude la porta all'amore.



  



Gesù
____________________
Giovanni Pascoli


E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all'ombra d'una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio  Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.

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